Recentemente un noto Istituto Bancario italiano ci ha contattati per capire come incrementare la sicurezza nelle loro filiali (sparse sul territorio nazionale ), salvaguardandole dalle intrusioni di malintenzionati attratti dal prezioso contenuto delle cassette di sicurezza poste nei CAVEAU interrati .
La loro apprensione maggiore è rivolta in particolare a quelle filiali che sono limitrofe ad altre strutture di altrui proprietà quali case o attività commerciali e non.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale specialmente nel campo della sicurezza : non sarebbe affatto difficile, come già a loro accaduto, ingannare sensori ed antifurti per introdursi nel cuore del sistema usando come punto base una struttura adiacente. Scavare un tunnel è il copione più vecchio del mondo e continua a funzionare egregiamente…
I caveau si trovano a diversi metri di profondità dalla superficie e sono meta ambita di abili scassinatori e famigerati Arsenio Lupin al comando delle nuove bande del buco.
Un tunnel non viene certo scavato in una notte sola, richiede tempo ed è qui che entra in gioco la tecnologia!
La prospezione GPR permette di individuare un inzio di scavo anche a diversi metri di profondità e di ”correre ai ripari” prima che l’intero caveau venga svuotato.
Se di norma con un georadar standard è possibile individuare anomalie fino a 4/5m di profondità, fare un’indagine GPR partendo da un livello sotterraneo è senza dubbio un vantaggio per l’operatore che può sondare profondità maggiori rispetto al piano stradale ma… anche i ladri possono sfruttare la geofisica e arrivare alla meta.
Le onde elettromagnetiche penetrano assai difficilmente in terreni argillosi e in presenza di acqua : c’è stato segnalato un caso in cui è stata provocata una piccola fuoriuscita di acqua che è stata convogliata proprio sopra un caveau per poter scavare liberamente un passaggio sotterraneo di accesso senza essere scoperti.
CERCANDO IL CAVEAU…
Quando siamo entrati nella filiale della banca, i nostri committenti volutamente hanno taciuto sulla locazione del caveau.
Pensavano che con il georadar non sarebbe stato così facile individuarlo e così ci hanno lasciato piena libertà di movimento.
Questi sono i primi passaggi che abbiamo fatto con la macchina :
Qui abbiamo utilizzato un GPR TORK con antenna 450Mhz
Questo è il risultato di un passaggio (per intenderci, come si vede in tempo reale) :
Non si evidenziano nel radargramma strutture compatibili con il nostro target.
Non eravamo così lontani dall’obiettivo : nonostante si tratti di una grande filiale, una concomitanza di fattori ci ha portati ad indagare nell’area ”giusta”.
Sono bastati appena 20 minuti ai nostri operatori per individuarlo, con pieno stupore dei committenti…
Vi mostriamo come si vede in tempo reale …. il georadar non mente :
Questa è la rielaborazione in 3D con apposito software del file registrato :
Notate la differenza tra la ”parte piena” a sinistra nel radargramma e il ”vuoto” in corrispondenza del caveau.
Questa differenza è netta anche ad un occhio non allenato.
Quando poi siamo scesi sotto, a dire la verità, l’ambiente era ben lontano da come lo avevamo pensato: struttura vetusta, cassette progettate 50 anni fa, un’ architettura rimasta congelata nel tempo, seppur posta a preservare contenuti assai preziosi.
In realtà nessun caveau è inattaccabile…ma questo sarà argomento di un prossimo post!